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Psicologia nel marketing digitale: come sfruttarla?

Psicologia nel marketing digitale: come sfruttarla?

di Giovanni Sodano Agosto 20, 2022
psicologia digitale

Sono secoli ormai che psicologi, scienziati comportamentali e neuroscenziati smontano e rimontano il cervello umano come se fosse fatto di mattoncini Lego. Tutto per capire come funziona la nostra mente.

Ora c’è la psicologia digitale, che non vuol dire fare a pezzi un PC per comprendere la sua mente, ma è un concetto che in un certo senso unisce il marketing digitale con l’economia comportamentale e la psicologia per scoprire le persone, specialmente online.

Psicologia e marketing digitale

Se sei avvezzo alla tecnologia, allora non ti sarà difficile capire ciò che sto per dirti. Il nostro mondo è pieno di statistiche e numeri. Abbiamo Google Analytics, che monitora cosa fanno i clienti delle aziende e la psicologia digitale, che scopre per quali motivi lo stanno facendo.

In altre parole, la psicologia digitale si sforza per spiegare il motivo o i motivi che spingono i clienti a comportarsi in un certo modo. Il suo scopo è identificare in che modo creare una forma comunicativa online che sia persuasiva per la mente inconscia.

Quindi, come può un’azienda ottimizzare il percorso del suo cliente per renderlo più persuasivo, coinvolgente e perseguibile? Utilizzando la psicologia digitale, ovvio!

Dove i numeri grezzi non possono arrivare, arriva lei. Se il livello di comprensione diventa ancora più profondo, si trasforma in un mezzo potente per molteplici campi all’interno del mondo online.

La visione strategica di ogni azienda è finalizzata a stabilire la direzione verso la quale intende muoversi partendo da quella attuale, mostrando un risultato ideale e fattibile della posizione da occupare in uno specifico futuro.

Il ruolo della psicologia digitale nell’ambito del panorama del marketing digitale è un pezzo di visione strategica. È un modo di pensare che può essere applicato al marketing a livello strategico. Quindi, gli sforzi di marketing devono tenere conto dei principi psicologici del consumatore nella fase di pianificazione.

Perché è importante?

Come ben sai, uno psicologo è una figura professionale che ho lo scopo di favorire il benessere delle persone. Ovviamente, è una spiegazione semplicistica, ma è attinente al discorso che sto per intraprendere.

Anche gli psicologi digitali hanno come obiettivo il benessere, non delle persone, ma dell’aziende per cui lavorano. Loro osservano gli utenti di Internet soltanto per capire in che modo si muovono nei motori di ricerca, considerando la quantità di contenuti consumati, il modo in cui interagiscono con le informazioni e quando effettuano acquisti di prodotti, servizi o entrambi. In questo modo, aiutano le aziende a posizionarsi nel modo migliore all’interno dell’ecosistema digitale.

L’obiettivo è di influenzare e coinvolgere i comportamenti dei consumatori. Per raggiungerlo, gli esperti di marketing devono capire i fattori psicologici che influenzano le loro decisioni.

Tutto ciò è stato ampiamente studiato in un negozio per scoprire come le metodologie di marketing aiutano i brand a interagire con il loro acquirenti. Purtroppo, il marketing digitale in questo è ancora indietro.

Marketer e psicologia digitale

Col discorso precedente, avrai capito a cosa mi riferivo, vero? D’altronde, è risaputo che le interazioni faccia a faccia hanno una forte influenza. Però, esistono delle tattiche che un’azienda può utilizzare online per persuadere i consumatori meglio del faccia a faccia!

“Come è possibile?”, ti starai chiedendo. Lo è! Anzi, ti aggiungo anche che l’esperienza del cliente risulterà essere ancora migliore.

Ti faccio un esempio: entri in una concessionaria di auto soltanto per curiosità. Dopo neanche 30 secondi, si avvicina un venditore molto invadente e sopra le righe. La tua reazione a questo comportamento è, ovviamente, alzare i tacchi e uscire. Secondo la maggior parte delle statistiche, le tattiche di vendita improntate in questo modo 9 volte su 10 non portano a nulla.

Non c’è dubbio che l’adescamento, la preparazione e la persuasione sono azioni fondamentali che aiutano gli acquirenti a prendere decisioni. Ma vanno perpetrate nel giusto modo per sortire l’effetto sperato.

Un buon marketer riesce a capire le emozioni del consumatore e le utilizza per creare un legame tra lui e il prodotto o servizio. Come comprendere le sue emozioni? Cercando di scoprire la psicologia che si nasconde dietro il suo comportamento. Così facendo, sarà in grado di pianificare una strategia di marketing digitale efficace.

Quando gli esperti di marketing riescono a capire la psicologia del consumatore, sono in grado di prevedere e influenzare il loro comportamento. Quindi, se tu fossi un marketer, dovresti semplicemente abbinare la psicologia al digital marketing. Risultato? Otterresti la psicologia digitale.

In che modo ti aiuterebbe? Capiresti perché i clienti acquistano online prodotti o servizi, aumenteresti i tassi di conversione, ridurresti le frequenze di rimbalzo, incrementeresti la spesa di transizione media, manterresti i clienti attuali e aumenteresti gli acquisti seriali.

Pregiudizi cognitivi e psicologia digitale

Tu sei un consumatore, e come tutti i consumatori hai un tuo comportamento e processo decisionale. Lo sapevi che entrambi si basano sull’euristica, ossia quell’escamotage mentale che ti porta a veloci conclusioni con uno sforzo cognitivo minimo?

In pratica, le decisioni subconscie prese dalla tua mente non consultano la parte logica e razionale del tuo cervello, che viene definita mente cosciente.

Le scorciatoie mentali rappresentate dalle euristiche si sono formate nel corso di milioni di anni con l’evoluzione degli esseri umani. Nonostante la loro funzione è di rendere molto più facile il processo decisionale quotidiano, possono condurti a commettere errori di giudizio a volte devastanti.

Fare sempre affidamento all’euristica, quindi, può portarti a prendere decisioni avventate e, guidato dalle forti emozioni, andrai a esprimere comportamenti irrazionali. Sai come si chiamano questi errori di giudizio? Pregiudizi cognitivi, che sono cablati nel tuo e nel cervello di tutti degli altri esseri umani.

Ecco che entrano in gioco gli esperti di marketing digitale, che conoscono fin troppo bene tali pregiudizi cognitivi e li sfruttano a loro vantaggio per ottenere ciò che vogliono.

Esperienza cliente e psicologia digitale

Giunti alla conclusione, avrai sicuramente compreso qual è l’obiettivo di qualsivoglia strategia di marketing: offrire al cliente un’esperienza senza precedenti che estende il suo stesso ciclo di vita.

Grazie all’utilizzo della psicologia digitale, le menti dei consumatori verranno inconsciamente prese di mira, in modo implicito e non palese.

Ricordati del venditore di auto invadente: un marketer non deve mai essere simile a lui. Se i principi della psicologia digitale vengono combinati efficacemente, aiutano enormemente l’ottimizzazione delle conversioni.

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