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Per comprendere l’intelligenza è opportuno studiare la stupidità

Per comprendere l’intelligenza è opportuno studiare la stupidità

di Giovanni Sodano Ottobre 05, 2021

Si dice che chi impara dai propri errori possa essere un vero e proprio maestro in grado di insegnarci cosa non fare e come non farlo.

Ed è vero anche che passiamo gran parte della nostra vita a cercare di apprendere da coloro che ammiriamo o che si distinguono per la loro intelligenza nonché per i risultati che hanno ottenuto.

Frase Jim Rohn

Jim Rohn, uno dei più famosi autori motivazionali del ‘900 ha scritto: “Tu sei la media delle 5 persone che frequenti di più”.
Johann Wolfgang von Goethe invece ha scritto: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, e se so di che cosa ti occupi saprò che cosa puoi diventare”.

Bello. Tutto bello.
Ma, se provassi a utilizzare il pensiero laterale, scopriresti cose che ti consentirebbero di vedere il mondo da una prospettiva ben diversa.

Studiare la stupidità

Ti sei mai soffermato a studiare tutti quegli atteggiamenti che ritieni stupidi, incoerenti e capaci soltanto di portare a risultati catastrofici?

Scommetto che non lo hai fatto a sufficienza perché ti hanno sempre consigliato di soffermarti su quelle che sono le caratteristiche virtuose di una persona o di una comunità.

I sociologi, ad esempio, ci dicono che i mancini sono più intelligenti o che chi arriva sempre in ritardo è più furbo degli altri, ma non ci hanno mai spiegato cosa passa per la mente di chi si comporta da stupido.

Ebbene, io credo che se vogliamo migliorarci, questo può essere un concetto davvero rivoluzionario: dobbiamo iniziare a studiare la stupidità, sia nostra che di chi ci circonda.

Iniziare dai bambini

Molti genitori prendono in giro i propri figli, dicendo che sono stupidi, oppure che non capiscono che cosa stiano facendo.

Si può notare, ad esempio, che un bimbo che sta imparando a camminare cercherà diversi modi per staccarsi dagli appigli, ma spesso cadrà.

Allo stesso modo, per imparare che il fuoco è pericoloso, molti bambini dovranno bruciarsi.

Nessuno direbbe che il bambino è un assoluto idiota, ma comunque tiene dei comportamenti che un adulto definirebbe stupidi.

Ebbene, tutti noi abbiamo passato questa fase della vita, e proprio dai nostri errori siamo stati in grado di imparare molte cose: dal camminare, al mangiare da soli, dallo scrivere alla possibilità di guidare una macchina.

Utilizzare il pensiero laterale in questi casi, quindi, ti darà una nuova prospettiva: puoi notare come anche le cose stupide sono assolutamente utili.

Come trovare la stupidità

Dopo aver capito come la stupidità può essere interessante, e di per sé possa portarci già verso un qualche tipo di risultato, è opportuno comprendere anche “dove” trovare la stupidità, cioè come individuare una persona che può essere stupida, o magari che anche dentro di noi è presente questa parte non proprio intelligente.

Un professore dell’Università californiana Berkeley, Carlo Cipolla, ha formulato quelle che vengono definite le cinque Leggi della Stupidità, grazie alle quali è possibile davvero individuare ciò che è stupido.

Diamo un’occhiata:

1 – Tendiamo a sottovalutare il numero di individui stupidi in circolazione

Spesso, infatti, possiamo accorgerci solo dopo una certa frequentazione che una persona è stupida, magari perché mette in atto dei comportamenti che ce lo fanno capire.

Che cosa possiamo capire in questo caso? Certamente, il suo comportamento stupido, oppure quella che può essere un’affermazione non tanto intelligente, ci può indicare che cosa non fare e come comportarci di conseguenza.

2 – La stupidità è indipendente da altre caratteristiche della persona

Possiamo incontrare soggetti stupidi in ogni fascia sociale e in ogni ambito: ci possono essere netturbini stupidi, e netturbini intelligenti, come manager stupidi e manager intelligenti.

Anche questo assunto ci può essere utile dal punto di vista del pensiero, in quanto ci fa capire come la stupidità può essere innata, ma può anche dimostrarsi solo in alcuni ambiti e comportamenti.

3 – Una persona stupida è quella che causa un danno agli altri non avendo un tornaconto per se stessa

Un soggetto stupido, infatti, si concentra soprattutto sugli altri, e magari realizza comportamenti che, pur non portandogli alcun vantaggio, sono molto dannosi per chi gli sta intorno.

Un esempio pratico è quello del soggetto che, dopo essersi visto tagliare la strada, insegue la persona che ha compiuto il gesto, gli distrugge la macchina, e viene anche condannato per il fatto di aver danneggiato un bene altrui.

In questo senso, quindi, l’azione stupida non avrà portato un vantaggio a lui, ma sarà servita esclusivamente a danneggiare gli altri.

4 – Chi non è stupido sottovaluta spesso il potere nocivo delle persone stupide

 

5 – La persona stupida è davvero pericolosa

Queste due ultime leggi fanno capire quanto la stupidità sia effettivamente un pericolo per tutta la società, e non solo per la persona che “pecca” da questo punto di vista.

Ma, allora, noi cosa possiamo farcene della stupidità delle altre persone?


Pensiero laterale: usare la stupidità a nostro vantaggio

Un elemento molto utile nel caso in cui stai approfondendo le tecniche di pensiero laterale, è quello legato all’utilizzo della stupidità a vostro vantaggio.

Vuoi arrivare sulle alte vette della conoscenza, fare la differenza in un determinato campo, ma non sai da dove iniziare?

Comincia con lo studio della stupidità!

Per farlo devi, ovviamente, essere un po’ metodico e un poco creativo.

Come prima cosa, prendi in considerazione una persona che per te non rappresenta assolutamente un modello, un soggetto che abbia realizzato più disastri che obiettivi positivi nella sua vita.

A questo punto, inizia a studiarlo, e poniti alcune domande:

    • Cosa per me definisce la stupidità di questa persona?
    • Come si realizza la sua stupidità nella vita di tutti giorni?
    • In che modo la stupidità potrebbe applicarsi anche al campo che mi interessa?

Fai una lista che comprenda tutti gli elementi indicati e avrai un primo quadro della situazione.

A questo punto, puoi iniziare ad usare questi riferimenti per capire da dove NON partire per realizzare la tua impresa.

Ad esempio, lo stupido è un soggetto che si è fatto più volte raggirare a livello economico? Per essere più furbi cerca di monitorare al meglio le tue finanze, non accettando condizioni contrattuali sfavorevoli.

Lo stupido si è messo in società con una persona che si è rivelata non essere sincera? Puoi fare tuo il principio “Meglio soli che mal accompagnati”.

E così via.

Questo perché è davvero molto più facile studiare gli stupidi per diventare intelligenti, piuttosto che cercare di individuare in modo specifico che cosa renda speciale la persona intelligente che costituisce il tuo modello. 

Tuttavia, citando Freud:

Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è di diventare un idiota e l’altro è di esserlo.

A te le considerazioni.

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