Naming in pillole: la fonetica e scelta delle vocali

La pioggia di cervelli e la nascita delle idee
Recita un detto “chi fa da se fa per tre”. Non è così che funziona la creatività!
Un momento fondamentale per la creazione di un nuovo nome è il brainstorming.
È da questa pioggia di idee che nasce l’idea giusta. Nel brinstorming ogni idea viene condivisa, rivista, giocata, alla ricerca di affinarla al punto da pervenire all’idea vincente, che in quanto tale sarà frutto di un pensiero comune.
È un momento collettivo in cui il lavoro di ciascuno eleva alla massima potenza la creatività di tutti.
Nessuna gelosia quindi, nessuna paternità delle idee messe in circolo e nessun timore!
Nel brainstorming tutte le idee, anche le più bizzarre devono avere il loro posto, è un atto in cui si esce dalla logica lineare, per cui un’idea, apparentemente banale, potrebbe innescare il circolo virtuoso dell’associazione di idee che porterà alla costruzione del nostro nome.
Le regole del brainstorming sono definite da Alex Osborn (1942, How To Think Up):
1. Nessuna censura: in questa fase ciascuno deve sentirsi libero di esprimersi e non bisogna valutare le idee … le valutazioni verranno solo dopo!
2. In questa fase la qualità è uguale alla quantità: più saranno le idee prodotte maggiore sarà la possibilità di arrivare a quella giusta.
3. Abbandonarsi dalla libera associazione e intuizione: liberarsi dal pensiero logico, dal percorso lineare, sperimentare il pensiero latente, andare a scavare nell’immaginazione.
4. Non esiste la stupidità: nessuna idea è banale, ciascuna potrebbe guidare verso la strada del successo. “E’ più facile correggere un’idea grezza che crearne una nuova” (“It is easier to tone down a wild idea than to think up a new one.”)