Naming: check linguistico e digitale

Un nome può essere perfetto in una lingua, in un determinato contesto, oppure per un prodotto, mentre può risultare una pessima idea in molti altri casi.
Per questo motivo, nella nostra attività di naming ci occupiamo di effettuare un controllo linguistico e digitale che ci porti ad evitare questa serie di fenomeni.
I nostri metodi, quindi, ti metteranno al riparo da quelli che potranno essere i classici momenti di imbarazzo, che nella storia del branding si sono verificati più di una volta.
La traduzione e la translitterazione
In primo luogo, ci occupiamo di effettuare la traduzione e la translitterazione di quelle che saranno le parole utilizzate per un determinato marchio, oppure per un prodotto.
La translitterazione, in particolare, è quell’operazione che consente di trasporre quelle che solo le lettere, o altri tipi di grafemi, che appartengono ad un sistema di scrittura, nelle lettere, o altri simboli, di un ulteriore sistema di scrittura.
Quindi, ci sarà una corrispondenza tra lettere e simboli dei due sistemi utilizzati per la scrittura.
Prendiamo in considerazione, quindi, non solo la nostra lingua, o al massimo l’inglese, ma anche tutte quelle che potranno essere le lingue appartenenti alle aree nelle quali l’azienda vorrà lanciare i propri prodotti o alcuni marchi.
Questo per evitare fenomeni come quello della crema Country Mist di Estee Lauder, ad esempio. Se, infatti il nome in inglese significa “Nebbia di campagna” in tedesco significa “letame”.
Se gli addetti al naming dell’azienda si fossero occupati di effettuare previamente questo controllo, avrebbero evitato questo disastro!
L’analisi semiologica
Oltre alle singole parole, e alla loro traduzione, per garantirti un ottimo risultato in termini di promozione del tuo prodotto o del nome della tua azienda, ci occuperemo anche dell’analisi semiologica.
Questa ci consentirà di comprendere non solo quale sia il significato di un termine, ma anche quali possono essere i segni, le associazioni, e gli elementi “nascosti” che si potranno correlare ad una determinata parola.
Ad esempio, qualche anno fa uscì un profumo chiamato “Delusion”. Anche se la fragranza poteva davvero essere ottima, forse poche persone avrebbero deciso di sceglierla, in quanto la stessa non rimandava ad immagini positive, ad associazioni che tutti avrebbero voluto fare con un profumo appena acquistato.
Nel naming, quindi, diventa essenziale affrontare ogni tipo di aspetto, da quello più palese, sino a quelli che potrebbero sfuggire ad una prima occhiata.
Il check digitale
Oltre a quelle che saranno le analisi classiche che si potranno fare sui nomi di un brand o di un’azienda, ad esempio per controllare che lo stesso non sia un duplicato, oppure che non rimandi ad una traduzione offensiva, ci occuperemo anche di effettuare dei check digitali relativi sempre a quel nome o all’espressione utilizzata.
In particolare, ci occupiamo di creare degli alert che “rimangono in ascolto” e ci consentono di avere nell’immediato tutte le informazioni che potranno essere intercettate dai principali motori di ricerca.
Quindi, qualora volessimo proporti un nome per il tuo prodotto utilizzando il naming, non lo faremmo a cuor leggero, ma ci occuperemo:
- Di controllare come questo potrebbe essere scritto, come potrà essere percepito in Italia e anche quali potranno essere i suoi significati all’estero;
- Di valutarne eventuali translitterazioni in altre lingue;
- Di controllare anche quali potranno essere le sensazioni che si accompagnano a tale nome, quali possono essere le associazioni mentali rispetto al nome stesso e come il pubblico potrebbe percepire il nome;
- Di valutare anche tutte le notizie, gli aggiornamenti e gli altri elementi che potrebbero essere correlati a quel nome.
Ad esempio, se dovesse esserci un problema tra l’Italia e un altro Stato, chiamare un prodotto per bambini con un nome che rimandi a quello Stato potrebbe non essere un’ottima idea.