Naming case study: Yahoo!

Guardando al nome di alcune aziende potresti pensare che esse abbiano avuto dei fondatori geniali, oppure molto stupidi. Sì, perché nel naming si studia quanto il nome di un prodotto, oppure di un’impresa, possa davvero fare la differenza nel momento in cui sarà necessario lanciarla nel mondo.
Il nome di Yahoo! Potrebbe averti incuriosito parecchio nel corso degli anni: perché un’azienda si chiama come una strana esclamazione? Qual è la sua storia nel dettaglio?
Anche in questo caso, conoscere come sia nata Yahoo ti aiuterà a pensare in modo più preciso sia all’importanza del naming, sia alla necessità di non fermarti per forza alla prima proposta per scegliere il successo del tuo prodotto.
La storia di Yahoo!
La storia di Yahoo, come quella di molte altre aziende simili, inizia negli anni Novanta, un’epoca d’oro per le imprese che si occupavano del mondo di internet, e dell’informatica in generale.
In particolare furono Jerry Yang e David Filo a pensare alla creazione di questa, oggi milionaria, azienda, quando nel gennaio del 1994 conclusero i loro studi da ingegneri elettronici all’università di Stanford.
In particolare, i due iniziarono con il creare un semplice sito, che si chiamava “Jerry and David’s guide to the World Wide Web”, letteralmente “La guida di Jerry e David al mondo di internet”.
Il sito funzionava come una directory di altri siti internet, e grazie ad esso era possibile trovare tutto ciò che si cercava per argomenti.
Essenzialmente, quindi, i due avevano tracciato le fondamenta di un motore di ricerca, strumento che all’epoca era ancora avveniristico.
La storia del nome Yahoo!
Il nome di Yahoo! Venne scelto quasi immediatamente, dopo aver dismesso il nome precedente del sito internet.
In effetti, lo stesso era piuttosto lungo e impegnativo da ricordare. Per questo, i due iniziarono a pensare alla possibilità di un acronimo che, al tempo stesso, fosse di particolare effetto.
In particolare, i due pensarono ad una descrizione per il servizio che offrivano alla propria platea, e venne loro in mente che lo stesso poteva essere descritto con la frase: “Yet Another Hierarchically Organized Oracle”.
Essenzialmente, questa frase descriveva come veniva organizzato Yahoo: aveva una struttura gerarchica e vedeva l’utilizzo di tecnologie che rendevano il sito stesso una sorta di oracolo, capace di rispondere a dubbi e domande provenienti dagli utenti.
L’elemento che piaceva ulteriormente ai due fondatori dell’azienda fu anche la definizione che sia aveva di Yahoo sin dagli anni Ottanta.
Infatti, questa parola veniva descritta come un’esclamazione “rude, maleducata, non certo sofisticata, proveniente dagli stati del sud degli USA”.
Proprio questo carattere un po’ irriverente dell’esclamazione, che sembrava avvicinarsi soprattutto ai giovani dell’epoca, piacque ai due fondatori dell’azienda, che cambiarono così anche il dominio del loro sito originario.
Yahoo! E il naming
Puoi notare come il nome di Yahoo abbia tutte le carte in regola per portare al successo la sua azienda, anche sotto il profilo del naming.
Questo perché, il nome stesso è sicuramente particolare e si può ricordare facilmente: esso, infatti, è un’esclamazione nata negli Stati Uniti, ma esportata anche in molti altri Paesi, e che indica la vittoria, la gioia e la spensieratezza.
Per questo essa viene correlata ai giovani, all’utilizzo delle nuove tecnologie e a ciò che rappresenta il progresso.
Inoltre, è una parola corta, che non può essere particolarmente storpiata e, di per sé, non significa molto: questo porta ulteriormente la persona a ritenere il nome stesso memorabile in tutti i sensi.
Se si pensa, poi, alla campagna mediatica che venne realizzata alla fine degli anni Novanta proprio per Yahoo, si ricorderà come essa vedeva la presenza di una voce, dal tipico “tono” del sud degli USA, esclamare: “Yahoooooooo!”.
Questo modo di agire, quindi, ha reso ancora più vincente quella che era già stata un’ottima scelta in termini di naming
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