Microblog uguale micro affari (per adesso)

Tumblr, dal 2005 ad oggi ha conquistato utenti e investitori
Più completo di Twitter e meno pesante di Facebook; ad oggi il terzo incomodo tra i due.
Stiamo parlando di Tumblr sul quale è sbarcato persino Obama. Il servizio di simplified blog nasce prematuramente nel 2005, ma non esplode subito poiché non possiede una piattaforma solida alle spalle capace di tenere il carico di lavoro.
Per questo, dopo un restyling e diversi anni di gavetta, nel 2010 il fenomeno prende piede e la piattaforma si ritrova in prima linea. Alla fine di Marzo 2013 conta 100 milioni di blog e 44 miliardi di post: il doppio rispetto ai dati dell’anno precedente.
Il segreto del successo? La piattaforma è veloce e funziona in maniera semplice e intuitiva, il microblog può essere gestito anche da chi non ha grosse competenze in materia.
Il suo fondatore, David Karp (tra i primi “30 under 30” innovatori tecnologici del 2013 secondo Forbes) afferma di essere ancora lontano dai numeri di Facebook e Twitter ma di averli battuti sul tempo di connessione al network: un utente Tumblr, infatti, resta sul sito per circa 14 minuti ogni volta.
<< Le persone si connettono per la stessa ragione per la quale accendono la tv appena arrivano a casa alla sera: è un’abitudine, un modo per scappare dal mondo reale >> ha spiegato recentemente Karp, che ha definito la sua creatura una vera e propria << piattaforma creativa. Né social, né chat >>.
Nato grazie a un fondo di venture capital, la piattaforma ha potuto contare su una cifra iniziale di 10 milioni di dollari, ma in tutto, ad oggi, ne ha raccolti solo 125 milioni. Nel 2011 è stata valutata 800 milioni di dollari, ma i ricavi dell’anno seguente ammontavano solo a 13 milioni.
Per questo motivo a partire da quest’anno Karp ha deciso di aprirsi all’online advertisingprevedendo di chiudere i ricavi a 100 milioni di dollari. La chiave di svolta saranno le aziende: esse potranno promuoversi acquistando dei post sponsorizzati, ma attenzione: Tumblr si riserva il diritto di veto se i post pubblicitari non risponderanno alle caratteristiche richieste.
Karp ne è sicuro: << alle persone piacerà la pubblicità che porteremo sulla piattaforma >>.
Staremo a vedere.