L’uso del pensiero laterale in natura

La natura è nostra maestra e spesso, se ci occupassimo di imparare da essa, sarebbe anche più facile districarci tra quelli che sono i nostri problemi quotidiani.
Una delle cose che dovremmo maggiormente imparare dalla natura è l’utilizzo del pensiero laterale.
Con questa espressione, che venne utilizzata la prima volta dallo psicologo Edward de Bono, si vuole fare riferimento alla capacità di risolvere i problemi di tipo logico con un approccio non lineare.
Essenzialmente, quindi, si cercherà di risolvere il problema che sarà necessario affrontare osservandolo da angolazioni differenti.
Questo modo di porsi nei confronti di una problematica è sicuramente diverso, e addirittura opposto, rispetto a quella che la modalità logica e razionale, che obbliga ad arrivare immediatamente alla soluzione di un problema.
Se noi esseri umani vogliamo cercare di imporre la nostra logica sequenziale anche al mondo della natura e degli animali, saranno proprio loro a poterci insegnare una nuova modalità per risolvere i nostri problemi.
Spesso cerchiamo anche nei nostri amici a quattro zampe lo stesso modo di ragionare dell’essere umano “intellettuale”. Questo, però, è un atteggiamento errato, e davvero potremmo imparare molto dall’utilizzo che la natura fa del pensiero creativo.
Gli esempi di pensiero laterale in natura
La natura sa sempre trovare un modo, e lo possiamo notare se iniziamo ad osservarla.
Un animale la cui tana sia stata distrutta, qualsiasi tipo di animale, non cercherà di ricostruire la propria casa nello stesso luogo nel quale essa si trovava in precedenza, ma invece, si sposterà.
Esso avrà capito che il luogo nel quale si trovava prima era pericoloso, per cui cercherà di allontanarsi, e anche di avere a disposizione delle risorse migliori rispetto a quelle che erano presenti nel primo posto in cui si trovava.
Un altro esempio che viene spesso portato come elemento per sostenere quanto il pensiero laterale sia utilizzato in natura è quello delle api e delle mosche.
Se si inserissero delle api e delle mosche in una bottiglia trasparente, e si voltasse il suo fondo verso la finestra, le api cercherebbero sempre di uscire dal fondo stesso, sbattendo più volte contro la superficie di vetro.
Le mosche, invece, continueranno a volare spostandosi all’interno della bottiglia e, prima o poi, troveranno la strada per uscire.
Questo dimostra come non sempre il pensiero di tipo verticale sia adatto, e come sia necessario essere non solo creativi, ma anche “fuori dagli schemi” per arrivare ad una soluzione che sarà molto più geniale rispetto a quella trovata dagli altri.
Un altro esempio che è stato studiato riguarda i corvi, animali spesso presenti nelle città e in ambiti non del tutto selvaggi.
Questi sono riusciti a capire come si utilizzano alcuni oggetti, come i tubi e i vasi, e li usano per bere. Ma alcuni corvi hanno anche intuito che inserendo delle pietre in un tubo queste consentono all’acqua di risalire verso l’alto, per l’aumento del volume.
Per questo è stato notato come molti di questi animali, per abbeverarsi, abbiano iniziato ad usare questa tecnica straordinaria, alla quale molti esseri umani non avrebbero neppure mai pensato, soprattutto in condizioni di bisogno.
Il pensiero creativo e l’adattabilità
Sempre la Natura è capace di dimostrare quanto il pensiero creativo sia importante per sopravvivere.
Se si parte dallo stesso Darwin si potrà capire quanto le diverse specie animali si siano impegnate nell’evoluzione allo scopo di sopravvivere, diversamente rispetto a ciò che spesso fa l’essere umano.
Gli anfibi sono usciti dall’acqua, le giraffe hanno allungato il proprio collo fino ad arrivare ai vegetali migliori, e lo stesso essere umano ancestrale ha modificato la propria postura per diventare un cacciatore e un coltivatore.
Guardando a questi esempi si può intendere come il pensiero laterale sia quello che, realmente, salva la vita ad ogni tipo di essere.
Se, infatti, gli animali avessero sempre applicato la logica si sarebbero estinti tutti, uno dopo l’altro.
Anche le piante sono maestre di pensiero laterale sotto diversi punti di vista.
Esistono specie non autoctone che, impiantate in un nuovo paese, riescono a sopravvivere perché si adattano, si “accompagnano” ad altre piante già presenti e perché riescono a trarre il meglio dalla situazione in cui si trovano.
Tutti questi esempi sono solo una minima parte, poiché chiunque osservi la natura saprà capire quanto essa abbia fatto della resilienza il proprio nucleo fondamentale, e anche il proprio “comandamento” principale.
Il pensiero laterale e i suoi strumenti
Dopo aver capito come la natura sia capace di attingere al pensiero creativo pur di sopravvivere, sarà possibile valutare quelli che sono gli strumenti che tutti potranno mettere in pratica per raggiungere il medesimo risultato.
Nel modo di pensare logico in genere ci si limita a seguire la strada già percorsa, ad applicare le soluzioni già viste, e magari già sperimentate.
Nel pensiero creativo, invece:
- Si inizia a prescindere, come presupposto, dal percorso che sembra essere il più comodo, il più facile e il più conosciuto;
- Si ricercheranno delle idee, degli elementi e degli spunti che si troveranno al di fuori della logica, e di quella che sarà la propria routine.
Proprio per arrivare a mettere in pratica questi principi del pensiero creativo, sarà fondamentale prendere in considerazione i mezzi più utili:
- Si potranno usare le mappe creative, grazie alle quali potrete registrare le vostre idee, vederle scritte e potrete iniziare la loro rielaborazione;
- Potrete usare anche le mappe mentali, che vi consentiranno, molto di più rispetto a quelli che sono altri strumenti, di andare a “ruota libera” e a non farvi condizionare;
- Il classico brainstorming, se ben utilizzato, sarà un altro strumento molto utile a questo proposito.
Inizierete a capire per quale motivo un fiume cambi il proprio corso per continuare a portare l’acqua a valle, perché ad un certo punto gli animali abbiano smesso di cambiare il colore del proprio manto, e perché alcune specie apparentemente incompatibili si occupino di collaborare l’una con le altre.
Diventerete anche voi capaci di non lasciarvi atterrire dalle difficoltà e sarete in grado di applicare il pensiero laterale ad ogni ambito della vostra vita.