Lavoro all’estero: tutto quello che devi sapere

Stai cercando da tempo un impiego, ma finora non hai trovato nulla di soddisfacente? Desideri realizzarti professionalmente, ma in Italia riesci a rimediare solo lavori temporanei e non rispondenti al tuo percorso di studi?
Non è ancora tempo di arrendersi. Valuta piuttosto altre possibilità. Per esempio, hai mai pensato di lavorare all’estero? Certo alimentare un fenomeno in rapida espansione come la fuga di cervelli, non è una buona azione nei confronti della propria patria, ma in assenza di alternative, partire per riappropriarsi del proprio futuro, potrebbe rivelarsi una mossa vincente.
E trasformare una semplice idea in realtà, non è poi così difficile.
In primis sappi che lavorare all’estero può comportare innumerevoli vantaggi, sia per la propria crescita personale (perfezionare la conoscenza di una lingua straniera, mettersi alla prova, arricchire il proprio bagaglio culturale…) che per quella professionale.
Inoltre, ci sono le leggi dalla tua parte. Come previsto nel trattato istitutivo dell’UE, infatti, ogni cittadino europeo è libero di studiare e di lavorare all’estero, e nel caso specifico in Europa, quindi in qualsiasi Stato membro dell’Unione, senza limiti. Per questo le istituzioni europee hanno predisposto una serie di progetti e di portali di facile accesso.
Eures, ad esempio, è il portale europeo della mobilità professionale,e può essere davvero utile per chi voglia lavorare all’estero. Tale sito si poggia su una banca dati di offerte e CV professionali e su una rete di oltre 700 consulenti – contattabili on line – che aiutano i candidati in cerca di occupazione e i datori di lavoro in cerca di manodopera.
Il personale Eures fornisce assistenza dal momento della ricerca di un lavoro fino al completo inserimento nella nuova realtà estera.
Per utilizzare questo servizio bisogna collegarsi al sito web, registrarsi e quindi cominciare la ricerca. Cliccando su “Cercare un lavoro” si ottengono tutte le informazioni e i link utili per lavorare e vivere nei diversi paesi della UE.
Anche Europass è un sistema pensato per facilitare il movimento di studenti e lavoratori attraverso i vari paesi europei: è costituito da cinque documenti che, utilizzando parametri standardizzati, rendono chiaramente comprensibili (e confrontabili) le capacità e le competenze di ciascun cittadino comunitario, permettendo quindi di facilitare la comunicazione tra chi vuole lavorare all’estero e chi offre lavoro.
Quindi, nel caso tu decida, devi iniziare a familiarizzare con i documenti che fanno parte di Europass:
- Europass Curriculum Vitae ed Europass Passaporto delle lingue, che ciascun cittadino può compilare direttamente sul web;
- Supplemento al Diploma e Supplemento al Certificato, che sono rilasciati dalle scuole, dalle Università, dalle agenzie presso le quali ci si è formati;
- Europass-mobilità, rilasciato dal Centro Nazionale Europass Italia a chi ha avuto esperienze di studio all’estero.
Per chi è disposto a fare la valigia e lasciare il paese d’origine, quindi in questo caso migrare al di là dei confini europei, si possono aprire ulteriori prospettive professionali, in particolare nei paesi che stanno vivendo una grossa crescita economica come il Brasile, la Russia, l’India e la Cina (indicati dagli economisti con l’acronimo “BRIC”). In questo caso la scelta di lavorare all’estero, non potrebbe che sortire ottimi risultati.
Per essere competitivi è importante coltivare le proprie potenzialità e sfruttare tutte le opportunità di studio e di crescita professionale che si presentano: chi ha talento e lo indirizza correttamente può aspirare a lavorare all’estero nei settori migliori, nelle aziende di tutto il mondo, grazie anche alle occasioni di contatto domanda/offerta dei portali dedicati al recruiting internazionale.
Molto si sta puntando sull’esternalizzazione del lavoro intellettuale, fenomeno del tutto nuovo ma in grande sviluppo, che segue l’esternalizzazione dei lavori legati alla produzione di beni materiali.
In questo caso lavorare all’estero significherebbe ricoprire posizioni quali:
Freelancer, che si presenta come il più grande mercato mondiale di lavoro esternalizzato: chi ha bisogno di veder realizzato un progetto può rivolgersi a milioni di freelance quali programmatori, designer, consulenti… disponibili a lavorare da casa propria in cambio di un compenso contenuto.
oDesk permette di offrire o ricevere aiuto per realizzare un determinato progetto: si lavora in team con un consulente attraverso la telecamera del computer; finito il lavoro, il consulente viene pagato per il tempo effettivamente lavorato.
Mturk è il sito di Amazon specializzato in crowdsourcing (crowd, “folla” + outsourcing, “esternalizzazione”): il committente divide in “pezzetti” un lavoro che, se dovesse essere svolto da una sola persona, richiederebbe molto tempo e un alto livello di specializzazione. In questo caso Si può consultare sul sito l’elenco dei progetti proposti e offrirsi di svolgerne una piccola parte a una certa tariffa.