La dieta di Natale

Siamo a Natale. Ormai mancano pochi giorni. Lo spirito natalizio quest’anno ha faticato non poco a farsi sentire. Causa Covid sono cambiate le abitudini e ad oggi non sappiamo ancora se avremo la possibilità di trascorrerlo con i nostri cari. Ma il problema non è questo.
L’armamento alla tecnologia e l’ingresso forzato nell’universo digitale hanno accorciato le distanze ma non è la stessa cosa: manca il calore, il sorriso in 3D: manca l’analogia dei rapporti umani.
Come ogni Natale che si rispetti, poi, è giusto farsi dei regali e quest’anno contribuisco anch’io. Niente coaching gratuiti, niente tempo in regalo e nessun naming omaggio. Non voglio deluderti, ma non ti mando nemmeno un pandoro per posta.
Il mio regalo è una riflessione che voglio condividere con te. Può sembrarti banale ma non lo è.
L’argomento di cui voglio parlarti è la dieta di Natale.
Si, lo so. Non è il periodo giusto, non è il mese giusto e le diete si iniziano in primavera, in vista dell’estate per la prova costume.
Eppure la dieta di Natale è un tema di estrema attualità. Le librerie fisiche e virtuali traboccano di volumi che celano, neanche troppo, la scienza degli zuccheri e i segreti più reconditi di proteine e carboidrati.
Gli esperti dicono che siamo quello che mangiamo e che il nostro corpo è la sintesi di tutto il cibo che abbiamo ingerito.
Traslando il concetto ad un livello più profondo possiamo dire che ciò di cui ci nutriamo è quello che ci determina.
Non è ancora chiaro, vero? Ok, lo riscrivo.
Ciò con cui nutriamo la nostra mente è ciò che fa di noi chi effettivamente siamo.
Te lo scrivo di nuovo.
Così come pensi, così sarà la tua vita.
E tu puoi decidere. Di essere sano o malato, ricco o povero, felice o triste e così via. Tutto è imprescindibilmente condizionato dai tuoi pensieri. Sembra un concetto forte e brutale, eppure è assolutamente vero. La tua vita è interamente plagiata dai pensieri e dai sentimenti a cui hai dato “ascolto” nel passato e da quelli che decidi di ascoltare oggi, proprio in questo momento.
Leggevo qualche giorno fa in un manualetto di Emmet Fox, studioso e docente di metafisica che «…il pensiero è la vera causale nella vita e non c’è altro. Non puoi avere un certo tipo di mente che non corrisponda ad un certo tipo di ambiente che ha creato quella stessa mentalità.»
Questo vuol dire che al cambiamento dei tuoi pensieri, cambia l’ambiente che ti circonda, cambiano gli occhi con cui lo osservi.

Col senno di poi
Voglio raccontarti una storia che non ho mai detto a nessuno. Era il 2011 e io lavoravo online già da qualche anno. Le dinamiche di Facebook erano per lo più sconosciute e le aziende e gli imprenditori che si affacciavano pionieristicamente al social network lo facevano con timidezza e cautela.
Ebbene, il giorno del mio compleanno un formatore molto noto oggi ma che allora stava muovendo i suoi primi passi online mi inviava una richiesta di contatto dal mio sito chiedendomi di dargli una mano con la sua pagina Facebook.
Voleva fare delle inserzioni ed applicare delle automazioni in base ad alcuni parametri degli utenti che cliccavano sugli annunci. A detta sua era una cosa estremamente complessa, ma in realtà si trattava di un settaggio che non richiedeva più di cinque minuti. A quella email ne seguirono altre in cui ci confrontavamo sul suo business e dopo un po’ decise di farmi un regalo.
Mi regalò il suo primo libro che, ancora oggi, tengo a portata di mano nella mia libreria.
Ho letto quel libro almeno mezza dozzina di volte e ciascuna volta ho usato una differente chiave di lettura che mi ha fornito spunti sempre nuovi e interessanti.
La domanda che mi sono posto all’epoca era questa: basta un’affermazione o un pensiero positivo a cambiare una credenza limitante? Ad esempio, se faccio fatica a instaurare o a intrattenere nel tempo una relazione affettiva, è sufficiente fornire alla mia mente una credenza positiva che mi permetta di farlo?
Il formatore parlava di riprogrammazione mentale e usava “nuovi ricordi” da sostituire a quelli vecchi; utilizzava nuovi pensieri positivi da mettere al posto di quelli negativi. Tuttavia è chiaro che non è possibile sostituire una serie di esperienze negative con una sola affermazione positiva, ma bisogna lavorare sul proprio inconscio, sul proprio “sé istintivo” ed applicare una strategia globale di ristrutturazione delle esperienze.
La difficoltà pratica dell’applicazione di questo metodo sorge dal fatto che i nostri pensieri ci appartengono a tal punto che risulta strano fare un passo indietro e guardarli in maniera oggettiva.
Dobbiamo allenarci a cercare il modo in cui pensare in ogni momento della nostra giornata e scegliere quello che viene definito il “tono emozionale”, lo stato d’animo, ciò che da colore alle situazioni.
Potresti dirmi che non è semplice modificare “a comando” il tuo stato d’animo e potrei darti ragione. Ma se ci pensi durante la tua giornata esso cambia più volte in base alle piccole esperienze che ti accadono. Ti cade un piatto e si rompe? Ti innervosisci. Ricevi un messaggio da una persona cara? Ti rassereni e ti torna il sorriso.
Ecco. Se puoi scegliere di innervosirti o rasserenarti puoi anche controllare il tuo stato d’animo evocando i ricordi a te più cari. All’inizio sarà complicato, ma a lungo andare diventerà naturale e scontato.
Tornando a noi, dicevamo che non puoi essere sano, felice e prospero se hai una cattiva disposizione mentale. Dunque questa dieta di Natale serve proprio per questo: per insegnarti ad allenare te stesso a selezionare i pensieri ed a controllare la tua mente.
E ti accorgerai che questo esercizio è l’hobby più interessante che tu possa adottare. Ti sorprenderanno le cose che imparerai su te stesso e i risultati che otterrai.
La dieta di Natale
Per creare la tua realtà in maniera serena e soddisfacente devi mettere a dieta la tua mente dai pensieri che generano negatività.
→ Giorno 1
Non perdere tempo a rimuginare sui pensieri negativi. Allontanali da te ad ogni costo. Esegui questo esercizio durante tutta la giornata con la consapevolezza che lo stai facendo.
→ Giorno 2
Lavora sui pensieri positivi, costruttivi, entusiasti, ottimisti anche se l’attuale condizione che stai vivendo sembra non darti spazio. Anche in questo caso dedica l’intera giornata alla positività, ad ogni costo.
→ Giorno 3
Ripeti gli esercizi del primo e del secondo giorno in maniera costante e sincrona e utilizza tutta la tua determinazione. Se ti trovi in difficoltà pensa al passato e cerca di rivivere mentalmente delle situazioni reali in cui hai provato le emozioni che vuoi far riaffiorare.
→ Giorno 4
Riposati, dimenticati di questi esercizi per almeno due giorni. Continua a vivere in maniera regolare la tua vita.
→ Giorno 6
Ricomincia dal giorno 3 e cerca di essere costante, questa volta, per un’intera settimana. Se ti capita di interromperla o di non riuscire a trovare spazio per gli esercizi fermati qualche giorno e poi riparti fino a quando la tua mente non avrà metabolizzato il modus operandi.
Consiglio: evita programmi televisivi o comunque fonti di informazioni che parlano di episodi negativi, di tragedie o di stragi che accadono nel mondo. Non per sempre, ovviamente, ma solo fino a quando riuscirai a dare il peso giusto alle informazioni necessarie. I pensieri sono fonte di energia: hanno forza e nutrono la mente: ecco perché questa dieta di Natale devi prenderla come un vero e proprio impegno con te stesso.
Altra cosa: non parlarne con nessuno, o almeno non farlo fino a quando non l’avrai portata a termine. Questo ti consentirà di non farti influenzare e ti spingerà a non smettere mai di migliorarti.