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Il pensiero creativo

Il pensiero creativo

di Giovanni Sodano Agosto 13, 2021
Lampadina che si accende da sola

La creatività è quell’impulso che ha portato i grandi nomi della storia a fare la differenza e senza di essa non avremmo avuto le più importanti scoperte scientifiche, le opere musicali senza tempo e i libri indimenticabili.

Tuttavia siamo indotti a pensare che la creatività sia qualcosa di innato, che è presente solamente nella mente e nel cuore di qualcuno, ma in realtà ciò non è assolutamente vero.

La differenza tra una persona creativa e una che non lo è risiede nel suo approccio al pensiero.

In particolare, un creativo cercherà spesso di mettere da parte quelle che sono le forme di pensiero più logiche e razionali, per approcciarsi ai problemi e alle soluzioni, secondo quello che è un tipo di pensiero meno lineare ma maggiormente capace di stimolare un nuovo modo di vedere le cose.

“Dove si crea un’opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bimbo, là opera la vita e si è aperta una breccia nell’oscurità del tempo.”
Herman Hesse

Il pensiero creativo e le sue caratteristiche

Il pensiero creativo viene anche detto pensiero laterale” grazie all’espressione coniata negli anni Sessanta da Edward De Bono e si definisce come quella forma di approccio che si basa sulla ricerca di una prospettiva nuova o di un punto di vista differente, grazie al quale poter esaminare un problema preesistente.

Grazie al pensiero laterale è possibile rompere gli schemi percettivi che di solito vengono presi in considerazione, per giungere a un approccio che sarà originale, ma anche molto efficace e spesso semplice, alla questione da risolvere.

Utilizzo il pensiero laterale anche nel mio personale processo di naming. Ne parlo qui: nella quinta regola del naming. Se vuoi dare un’occhiata alla scheda del libro Naming, che è una disamina sui nomi e sul loro mondo, puoi cliccare qui. Se invece vuoi creare un nome per il tuo business, per il tuo prodotto o per il tuo servizio, puoi andare direttamente al questionario preliminare per la ricerca del nome giusto

Ma torniamo a noi.

Il pensiero creativo per trovare delle nuove risposte

Pensare di poter utilizzare sempre lo stesso approccio per arrivare a trovare delle nuove risposte ad una determinata domanda è davvero poco logico

D’altronde, se un problema non è ancora stato risolto, di solito c’è un valido motivo: questo potrebbe risiedere, ad esempio, nel fatto di aver sempre sbagliato ad interpretare il problema stesso, magari proprio perché si utilizzano vecchi schemi mentali e non ci si pone in un punto di osservazione differente che consente di analizzare gli elementi in un modo che non è ancora stato preso in considerazione.

Come funziona il pensiero creativo

Il pensiero creativo, diversamente da quello verticale, ha un funzionamento che non si può certamente definire lineare.

Se volessimo provare a rappresentare i due tipi di pensiero, infatti, il primo avrebbe un andamento inaspettato, spesso apparentemente casuale, mentre il secondo partirebbe da un punto A per arrivare ad un punto B seguendo una strada predeterminata e già conosciuta. 

Guarda l’immagine.

Rappresentazione pensiero lineare e creativo. Labirinto con due strade per risolverlo.Ho rappresentato un labirinto in cui bisogna andare dal punto A al punto B.
Il percorso da A a B in verde rappresenta il pensiero logico-razionale, quello che ci si aspetta, mentre quello in azzurro è il pensiero laterale. 

È chiara la differenza?

Uno dei motivi per i quali si tende a seguire più spesso il pensiero lineare e verticale è, per esempio, evitare la cosiddetta sacca d’ansia: uscire da ciò che ci crea comfort può provocare una sensazione di smarrimento e, appunto, di ansia, che non si è pronti ad affrontare.

Superando l’ostacolo momentaneo e continuando ad applicare il pensiero creativo, è possibile arrivare a ottenere delle soluzioni diverse e molto più “geniali” rispetto a quelle che si possono raggiungere continuando a percorrere sempre la medesima strada.

Un esempio calzante relativo all’utilità del pensiero laterale e non convenzionale è costituito dal comportamento di una folla.

Immagina di vedere un gruppo di persone che, dopo essere entrato all’interno di un edificio, veda chiudersi tutte le porte.

Nel momento in cui ci dovesse esserci un’emergenza, le persone che applicano solo il pensiero lineare cercano di uscire senza successo dalle quelle stesse porte che, come ho detto prima, sono state chiuse.

Chi, invece, è più creativo, si accorge della presenza di alcune finestre: queste possono essere tranquillamente usate come vie di fuga e possono portare le persone a salvarsi dall’emergenza.

In questo modo si capisce quanto il pensiero creativo è importante, in quanto consente di vedere delle prospettive di successo dove tutti vedono solo fallimento, delle vittorie dove gli altri notano solo ciò che non si è grado di raggiungere.

Un aneddoto

Tempo fa ricordo di aver letto su un giornale per ragazzi alcuni esercizi per allenare la mente creativa. Bisognava trovare delle spiegazioni verosimili per dei problemi apparentemente semplici. 

Provo a fartene uno:

Un uomo entra in un bar, si avvicina al bancone e chiede un bicchiere d’acqua. Il barista senza esitazione gli punta una pistola. L’uomo ringrazia e, contento, esce dal bar.

Cosa è successo? Cosa potrebbe essere successo?
Ti svelo la soluzione alla fine dell’articolo.

I fattori del pensiero creativo

Il pensiero creativo, quindi, è certamente definibile come non convenzionale, e può essere descritto utilizzando una serie di fattori grazie ai quali è ancora più facile comprenderlo. 

I fattori relativi al pensiero laterale sono:

    • La flessibilità: con questa parola si vuole fare riferimento a quello che è il numero di categorie alle quali le diverse risposte date dal soggetto interessato possono essere ricondotte
    • La fluidità: questa consiste nella capacità di un soggetto di riuscire a fornire un numero elevato di risposte per la stessa domanda
    • L’originalità: questa è la capacità del soggetto di riuscire a esprimere idee che siano innovative sotto differenti punti di vista
    • L’elaborazione: questa consiste nell’abilità del soggetto interessato di andare a offrire una soluzione concreta, alla fine del processo creativo, per il problema che sia stato posto

Come puoi immaginare, nel momento in cui questi fattori sono presenti nel soggetto interessato, esso sarà avvantaggiato nello sperimentare il pensiero laterale vero e proprio.

Infatti, in molti casi si legge di come inventori e altri tipi di creativi arrivino quasi magicamente alla soluzione di un determinato problema. Questo può essere in parte vero, ma sicuramente alla fonte della soluzione individuata per il problema stesso ci sarà stato un processo simile a quello descritto, che avrà impegnato il soggetto a lungo e che, infine, lo avrà portato a trovare quella strada rivoluzionaria.

Diversamente da altri tipi di pensatori, però, coloro che applicano la “strada della creatività” sono stati in grado di:

    • Uscire dai soliti binari e di pensare in modo non convenzionale
    • Di imparare dai loro errori e di usarli come un sistema per migliorare
    • Di intravedere, anche nel momento di maggiore difficoltà, la possibilità di arrivare a qualcosa di davvero importante

Concludendo, dopo aver parlato negli scorsi articoli del pensiero verticale e dell’uso del pensiero laterale in natura ti propongo, per la prossima settimana, un argomento che ho già in mente: proverò a mettere in discussione i presupposti. Per questo motivo, se non l’hai ancora fatto, iscriviti alla newsletter e seguimi sui social. 

Ah, dimenticavo. Ecco la soluzione dell’aneddoto: l’uomo che è entrato nel bar ha il singhiozzo. Per questo motivo ha chiesto dell’acqua. Il barista lo ha spaventato con una pistola finta facendogli passare il singhiozzo. Quindi l’uomo ringrazia e, contento, se ne va.

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