Copy e SEO: semantica, co-occorrenze e correlazioni

Ti sei mai chiesto se le nozioni che hai imparato a scuola, in merito alla scrittura e all’utilizzo delle parole, potessero esserti d’aiuto per il futuro? Ebbene, la risposta è affermativa!
Nel copywriting, così come nella SEO, infatti, ha un ruolo essenziale quella che chiamiamo semantica, disciplina che, in generale, si occupa di studiare il significato e il campo di applicazione delle parole.
Come applicare la semantica
Per capire meglio come poter applicare le nozioni di semantica alla SEO, possiamo fare un esempio.
Pensa ad un antivirus, che potremo chiamare Vipera. Questo potrà ovviamente essere chiamato con il suo nome, ma per creare un testo che non sia solo SEO oriented, ma anche ben fatto da un punto di vista linguistico, potrai proprio usare la semantica.
In questo caso, quindi, dovrai fare riferimento alle parole che si potranno raggruppare tra loro in quanto accomunate da un significato.
Riferendosi sempre al nostro ipotetico Vipera abbiamo le seguenti:
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- Software
- Programma
- Tool
- Antivirus
- Strumento
Capisci, quindi, come potrai esprimere il medesimo concetto utilizzando termini che saranno variegati e che, quindi, potranno arricchire sicuramente il tuo testo.
Nel momento in cui vorrai scrivere un testo per un sito internet, potrai iniziare proprio definendo il campo semantico relativo all’argomento del quale ti dovrai occupare.
Potrai fare una specie di brainstorming nel quale inserirai tutte le parole che, come nell’esempio che ti ho proposto, potrebbero essere raggruppate per riferirsi ad un prodotto o ad un concetto comune.
L’importanza della semantica
A questo punto potresti anche chiederti per quale motivo la semantica sia così importante.
D’altronde, se stai scrivendo per il web, tutto ciò che vuoi ottenere è solo un ottimo posizionamento nei risultati di ricerca.
Tuttavia, pensandola in questo modo, arrivi a dimenticarti di chi dovrà leggere il tuo testo, cioè degli utenti.
Questi non vogliono leggere frasi sconclusionate, slegate tra loro, e create solo per attirare contatti, ma vogliono poter trovare un testo che li arricchisca e che sia in grado di lasciare loro qualcosa.
Inoltre, dovrai anche cercare di adattare il tuo campo semantico di riferimento al tipo di pubblico che potrà essere interessato a ciò che scrivi.
Se, ad esempio, il tuo testo è destinato a dei professionisti, il linguaggio che dovrai utilizzare sarà più specialistico. Viceversa, per un contenuto più divulgativo, e destinato a persone che non siano necessariamente “del settore”, dovrai definire un campo semantico che sia più alla portata di tutti.
Sappi che, in ogni caso, una pagina, un articolo o, più generalmente un contenuto che sia ben progettato e ben scritto sarà premiato dai motori di ricerca, perché risulterà leggibile e di qualità.
Le co-occorrenze
Ho ripetuto in più occasioni che le parole sono importanti per cui, quando scrivi un testo dovrai sempre cercare quelle giuste, sia per i tuoi utenti che per i motori di ricerca.
Avrai forse già sentito parlare delle così dette co-occorrenze, ma se non sai ancora bene come spiegarne i fondamenti, né come utilizzarle in pratica cerco di spiegartelo.
Con l’espressione “co-occorrenza” si vuole fare riferimento alla presenza di un termine che, per quanto riguarda il nostro ambito di interesse, accompagna una parola chiave nel momento in cui si stia parlando di un particolare argomento.
Si potrebbe anche dire che la co-occorrenza sia costituita da una coppia di occorrenze, dall’associazione di due o più parole.
Per farti capire ancora meglio di che cosa si tratta ti faccio un esempio.
Nel momento in cui devi scrivere un testo relativo alla SEO potrai trovare coppie, o insiemi, di parole che vedranno la presenza, ad esempio, di espressioni come “posizionamento”, “ottimizzazione” e così via.
In un testo che sia ottimizzato sarà essenziale puntare sulle parole chiave principali per la creazione di una co-occorrenza.
Google e l’importanza delle co-occorrenze
A questo punto potresti anche chiederti a che cosa serva l’analisi di una co-occorrenza in relazione a Google e alle ricerche che gli utenti possono fare su internet.
Sappi che per i motori di ricerca la presenza di parole correlate tra loro è molto importante, e il fatto di aver studiato proprio questo tipo di combinazioni potrebbe rendere il tuo contenuto migliore di tanti altri.
Google, infatti, è capace di “capire il significato” che si trova oltre alla parola pura e semplice.
Per farlo dovrà proprio utilizzare le così dette co-occorrenze: la presenza, infatti, di altre parole chiave in un testo gli consentirà di analizzare al meglio il testo e di confrontare il testo e le frasi con quelle che sono le sue basi di conoscenza e con quelli che saranno i suoi punti di riferimento.
Come gestire le co-occorrenze
Avendo capito quale sia il ruolo delle co-occorrenze dovrai anche imparare a gestirle al meglio.
Devi sapere, infatti, che solo nel caso in cui due parole importanti e correlate tra di loro saranno abbastanza vicine potrai contare sulla loro co-occorrenza.
Allontanando nel testo le parole, il legame tra di loro verrà pian piano meno, e anche le ricerche specifiche che saranno realizzate dagli utenti potrebbero non portarli verso la tua pagina web.
Conoscendo, invece, questi principi saprai sicuramente “pilotare” le ricerche di chi utilizzi Google.
Per capire ancora meglio possiamo fare un esempio. Pensa alla parola Panda: questa indica tutta una serie di elementi diversi, e nel caso in cui tu voglia portare un utente a visitare il tuo sito dovrai essere specifico.
Qualora tu ti stia occupando di vendere un’auto dovrai creare una co-occorrenza tra la parola Panda e “auto” o Fiat.
Nel caso in cui, invece, tu voglia occuparti del software antivirus, dovrai accoppiare la parola Panda con parole come “software”, “virus” e così via.
Infine, nel caso in cui il tuo sito sia riferito alla specie animale chiamata panda, allora dovrai cercare le co-occorrenze che anche in questo caso ti potranno aiutare a rendere più specifico il tuo testo.
Gli argomenti correlati
La scrittura di un testo SEO oriented non dovrebbe basarsi solamente su quelli che sono gli argomenti immediatamente trattati dal testo stesso, ma dovrebbe poter spaziare, anche solo in maniera minima, utilizzando la correlazione.
Conoscere, quindi, che cosa si intenda per correlazione sarà essenziale per cui andiamo a vederlo subito.
In generale, essa sta ad indicare la presenza di una relazione, di tipo semantico o strutturale, tra diversi argomenti.
L’argomento correlato, quindi, avrà delle caratteristiche in comune rispetto al primo preso in considerazione, e non si allontanerà troppo proprio dal primo argomento.
Trovare un argomento correlato può non essere semplice, ma riuscire in questa impresa ti aiuterà a creare un contenuto che sarà non solo divulgativo, ma anche molto interessante e che richiamerà tantissime visite.
Gli esempi di correlazione
Per capire ancora meglio che cosa sia la correlazione tra diversi argomenti, prova a pensare al make up.
Esso, ovviamente, si riferisce al trucco, ma tu dovrai riuscire anche a capire a quali altri campi esso si possa legare.
Il make up, ad esempio, può essere correlato agli elementi seguenti:
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- Bellezza
- Cosmetici in generale
- Benessere
- Cura del corpo
- Cura della pelle
- Autostima
- Rapporto con gli altri
- Relazioni sociali
Come avrai notato, la correlazione può essere molto stretta, come accade con la bellezza, ma anche più estesa, perché, ad esempio, potrai riferirti al fatto per il quale molte donne riescano ad accrescere la propria autostima grazie all’uso del make up.
Questo è solo un piccolo esempio di correlazione, ma esistono anche degli strumenti che potrai utilizzare per ricercare i legami tra argomenti e parole, anche quelli più difficili da individuare.
Gli strumenti per la correlazione
A volte la correlazione tra diversi argomenti può non apparire così scontata, e per ritrovarla potrai servirti di alcuni strumenti che sono disponibili proprio in rete.
Il primo di questi strumenti è sicuramente Google AdWords. Inserendo alcune parole chiave in questo strumento potrai avere un elenco di tutti i termini ad esse correlati, e potrai scoprire, quindi, legami che, magari, non immaginavi neppure.
Ovviamente, alcune parole saranno più adatte rispetto ad altre, e non potrai basarti solo sui risultati dati da AdWords, ma dovrai cercare di distinguere quelle più “sensate”.
Sempre in Google potrai trovare un altro strumento molto utile: le ricerche correlate. Inserendo alcuni termini di ricerca nell’apposito campo di Google, e scorrendo fino in fondo alla prima pagina dei risultati, potrai anche vedere le ricerche correlate rispetto alla prima.
Anche in questo caso, potrai utilizzare i termini e gli argomenti che, effettivamente, potranno esserti d’aiuto nell’esprimere il concetto del quale ti stai occupando.
Esistono, infine, dei tool specifici ai quali potrai affidarti, ma dai quali dovrai sempre cercare di non dipendere eccessivamente.
Sarà, infatti, la tua interpretazione a fornirti le ispirazioni più importanti per le ricerche e i termini che abbiano delle correlazioni.
In conclusione
Come avrai capito, anche la ricerca di argomenti correlati è molto utile, soprattutto per offrire al tuo lettore un testo piacevole ed interessante.
Ogni volta, dunque, che hai la necessità di creare un nuovo contenuto, cerca sempre di effettuare a priori una mappatura che ti aiuti proprio ad identificare gli argomenti correlati, successivamente cerca delle co-occorrenze e infine, metti al centro il tuo lettore: offrirgli una panoramica completa con un linguaggio che sia alla sua portata: ti assicurerà il successo.