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Case study: Sony

Case study: Sony

di Giovanni Sodano Dicembre 12, 2018

Uno dei brand oggi più conosciuti è sicuramente Sony, azienda giapponese leader nel settore del suono e della tecnologia ad esso applicata.

Probabilmente, come molte persone, non conoscerai né la storia dell’azienda, né i motivi che abbiano portato i suoi fondatori a scegliere questo nome.

A livello di naming, quest’azienda ha sicuramente fatto una scelta importante, e qui potrai vedere anche quali elementi hanno reso vincente questo brand in tutto il mondo.

Fondatore Sony

La storia della Sony

Non può esistere un marchio senza la storia dell’azienda che si è occupata di sceglierlo come elemento rappresentativo.

La storia della Sony inizia dopo la fine della seconda Guerra Mondiale quando, nel 1946, Masaru Ibuka, decise di aprire un negozio di elettronica in un palazzo di Tokyo.

Successivamente, ma sempre nello stesso anno, la società vide l’aggiunta di Akio Morita, e i due decisero di dare all’azienda il nome di Tokyo Tsushin Kogyo che significava Azienda di Telecomunicazioni ed Ingegnerizzazione di Tokyo.

I due soci ebbero una grande idea, e arrivarono anche a sviluppare il primo registratore su nastro del Giappone, che prese il nome di Type-G.

Anche se tutti questi elementi possono sembrare comuni, ora ti starai chiedendo quale sia la vera origine del nome Sony.

Palazzo sede Sony

L’origine del nome Sony

Uno dei problemi che i due soci dovettero affrontare quando la loro azienda iniziò a fatturare, fu la possibilità di esportare all’estero i prodotti e anche la loro professionalità.

Infatti, il nome Tokyo Tsushin Kogyo non risultava certo facile da pronunciare, né da ricordare, per una persona che non fosse giapponese.

Inizialmente, quindi, i due decisero di usare semplicemente le iniziali del nome completo, chiamando l’azienda TTK.

Tuttavia, nonostante la riduzione della difficoltà nella pronuncia del nome, sembrava che soprattutto gli statunitensi non trovassero facile ricordare TTK, né pronunciarlo.

Inoltre, un altro problema era la presenza sul mercato di molti altri prodotti che utilizzavano le tre lettere a livello di marchio.

Uno dei soci era molto affascinato dal nome Ford, e si mise in cerca di un nome che potesse unire in quattro lettere l’essenza dell’azienda.

Analizzando le attività svolte dall’impresa si iniziò a valutare una variante della parola Sonus, che in latino significa Suono.

Tuttavia, sonus era ancora troppo lungo, e soprattutto troppo “latino”. Continuando a pensare a quella che poteva essere l’immagine che si voleva dare dell’azienda, si arrivò anche a pensare ai Sonny Boy, quelli che nel secondo dopoguerra in Giappone, ma anche negli Stati Uniti, erano i giovani alla moda.

Mettendo insieme questi due elementi, la parola latina dedicata al suono e l’immagine legata ai giovani e alle loro preferenze,si arrivò ad utilizzare il nome Sony, che approdò definitivamente sul mercato nel 1958.

Macchina fotografica SONY

Il nome Sony dal punto di vista del naming

Dopoaver compreso quanto lavoro sia stato fatto per arrivare al geniale nome della Sony, potrai anche comprendere i motivi che hanno portato l’azienda al successo.

Se, infatti, sono i prodotti a parlare, è anche vero che l’assenza di un nome incisivo potrebbe affossare anche la creazione più innovativa.

La Sony, quindi, ha scelto un nome corto e facile da pronunciare. Esso, infatti, si pronuncia nello stesso modo in moltissime lingue e non può essere storpiato.

Inoltre, è un nome incisivo, dal suono dolce, che richiama anche un po’ le onde sonore che potrebbero essere prodotte da un brano piacevole da ascoltare.

A livello di riferimenti, il nome Sony ha un’origine positiva, in quanto richiama una categoria di persone, quella dei giovani di bell’aspetto, alla quale tutti vorrebbero assomigliare.

Infine, esso richiama, anche a livello fonetico, il “lavoro” svolto dall’azienda, che si occupa, per l’appunto, di audio.

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